Verso la fine dell'Ottocento, nella media valle del Sangro, e precisamente da Rojo del Sangro, partirono i primi giovani in età fanciullesca per lavorare nelle Cucine delle Case nobili d'allora. L'amore per il proprio lavoro che misero quei ragazzi li portò a diventare cuochi raffinati, aprendo ad altri compaesani una strada maestra da seguire, i quali dal secolo scorso mettono a disposizione la loro arte nelle migliori cucine di tutto il mondo, mantenendo sempre alta la secolare tradizione dei loro padri.
Per questo, la comunità di Rojo del Sangro, per onorare la figura del Cuoco, quale antico vanto paesano ovunque apprezzato e considerato, la eternò nel bronzo che si erige a monumento, unico in Italia e forse nel mondo, posto all'ingresso del Borgo.
Andiamo fieri della nostra arte culinaria. Sono anni che i cuochi di questo paese sublimano Re, Regine, Principi, Conti, Marchesi, Ambasciatori ed altre figure nobili, con pietanze prelibate a base di Tartufi Bianchi e Neri di accurata scelta, ed è giusto, per la loro sapienza, considerarli degni selezionatori in merito.
Anch'io da ragazzo lasciai quel piccolo borgo per imparare quell'arte e furono questi cuochi che mi insegnarono a saper scegliere, apprezzare e proporre il Tartufo quale unico vero diamante dell'antica cucina mondiale.